Cambiare casa può essere un’avventura eccitante o un avvenimento da segnare in agenda con un po’ di malinconia. In ogni caso, però, si tratta di una fase della vita che passa necessariamente per un tassello immancabile: il trasloco.
Elisabetta Graziani è un’ex modella con il pallino dell’arredo e del riciclo che è riuscita a trasformare questa passione in lavoro.
Ritrovatasi a vivere a Parigi per qualche anno, ha imparato l’arte di arrangiarsi e del riutilizzo, scoprendo piccoli tesori segreti nascosti tra le bancarelle e ridonando vita a pezzi dimenticati, declassati, estirpati dalla loro funzione originaria.
Traslocare non è mai un affare da poco: riuscire a trovare la perfetta locazione per mobili, arredi e suppellettili può diventare qualcosa di tremendamente difficile e complesso, soprattutto quando le metrature delle due case (di arrivo e di partenza) sono molto differenti. Inoltre, si tratta molto spesso di un frangente faticoso, sia dal punto di vista psicologico che fisico, oltre che economico. Bisogna imparare a saper rinunciare a qualcosa, mettere soldi da parte per arredare tutti gli spazi che andranno organizzati diversamente dal previsto e cercare di riassemblare tutto nella maniera più armoniosa possibile, senza creare buchi, cadute di stile o angoli davvero da dimenticare.
C’è, poi, la fase dell’impacchettamento-trasporto-spacchettamento che è davvero laboriosa: gli oggetti di vetro vanno incartati nella plastica a bolle, i piccoli elettrodomestici sistemati tra lastre di polistirolo, soprammobili e oggettistica raccolti in scatolini per evitare che vadano persi… insomma, un lavoraccio che può durare diversi giorni e che mette a dura prova chi trasloca e ha già tante cose a cui pensare, tra cui l’immancabile parte burocratica.
E se, per questa fase, fosse disponibile una persona che ricicla, decora, impacchetta, spacchetta e arreda in un sol colpo e senza chiedervi una fortuna?
Attraverso un sapiente utilizzo della sua creatività e della sua voglia di riciclare a tutti i costi, riesce a trasformare il trasloco in un piacevole ritaglio di tempo dove, tra un impacchettamento e l’altro, si studiano soluzioni sui nuovi metri quadri da occupare, ma partendo rigorosamente da quello che già è a disposizione.
Tutto il resto, se avanza qualcosa, lo mette in gioco altrove o lo vende, perché nulla
vada sprecato.
In questo modo Elisabetta riesce in un’impresa che, al giorno d’oggi, ha del rivoluzionario: non solo lavorare a budget minimi ma anche, in alcuni casi, riuscire a far spendere ai suoi clienti meno del previsto, organizzando il tutto in corso d’opera.
In questo modo Elisabetta riesce in un’impresa che, al giorno d’oggi, ha del rivoluzionario: non solo lavorare a budget minimi ma anche, in alcuni casi, riuscire a far spendere ai suoi clienti meno del previsto, organizzando il tutto in corso d’opera.
Iniziative come quella di Decotrasloco vanno incentivate per tantissimi motivi: hanno una condotta assolutamente ecofriendly e anti-
consumistica, favoriscono l’economia circolare e mettono in gioco menti italiane brillanti e creative nel nostro stesso Paese.
L’ideatrice, comunque, va segnalato che lavora come libera professionista viaggiando moltissimo per raggiungere chi richiede il suo aiuto.
Articolo estratto da YourMag